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"If you want to go fast, go alone..... If you want to go far, go together..."

 

Imbogroup è un consulente aziendale condiviso da società internazionali con lo scopo principale di valutare e promuovere le opportunità di business dei paesi emergenti come il Mozambico. Il nome Imbogroup deriva da “Imbondeiro”, un albero africano leggendario per l'eccezionale longevità dove in antichità gli anziani delle tribù prendevano le decisioni più importanti per la propria gente, allo stesso modo Imbogroup si occupa dei propri clienti indirizzandoli verso il giusto percorso da seguire per immettersi e cooperare al meglio in un paese in forte espansione come il Mozambico.

IIF Packaging si occupa del settore imballaggi nell'ambito delle attività di Imbogroup con una produzione propria presso Maputo, capitale e maggiore città del Mozambico, integrandosi con il crescente mercato industriale e agroalimentare della zona.

I punti principali su cui si focalizza sono:

  • Consulenza multidisciplinare in diversi settori commerciale, legale, economico, ambientale, minerario, turistico, immobiliare, socio-culturale e di sicurezza
  • Promozione ed intermediazione di partnership e alleanze strategiche di business reciprocamente vantaggiose
  • Studi di fattibilità economico-finanziaria dei progetti (investimenti, business plan, etc..)
  • Organizzazione e supporto tecnico per il recupero strutturale delle imprese (reclutamento e formazione)
  • Individuazione e ricerca di prodotti e servizi per i clienti
  • Commercio internazionale
  • Registrazione, avvio e diffusione sul mercato di nuove imprese (accounting, auditing, marketing e vendite)
  • Concorsi pubblici

IIF Packaging non solo si occupa del settore degli imballaggi industriali per conto di Imbogroup, ma grazie ad alcune importanti collaborazioni con realtà internazionali sta producendo e commercializzando in Mozambico arredamenti per la casa, estendendo la produzione da sedie e tavoli fino alla fornitura completa di cucine con elettrodomestici inclusi.

L’azienda è stata fondata nel 1993, fino agli anni 2007/08 ha avuto una crescita costante, poi la crisi mondiale e il conseguente calo di tutte le produzioni industriali ha causato una diminuzione della richiesta degli imballaggi industriali da parte delle Industrie Manifatturiere.

La IIF è riuscita a superare questa crisi adattandosi alla nuova realtà venutasi a creare: ha ridotto i quantitativi, ha ridotto i tempi di consegna ed ha veicolato il mercato sugli imballaggi su misura. Inoltre la costanza negli investimenti in tecnologia, formazione e sicurezza, assieme al supporto di collaboratori e fornitori, hanno consentito nel corso degli anni la ripresa della produzione ed un aumento significativo della qualità.

La crisi ha inoltre consentito una maggiore presa di coscienza da parte della IIF, che nel frattempo si è trasformata in IIF PACKAGING SRL. L’impresa, dopo avere esaminato le prospettive di mercato e il mutamento dello stesso, si è fortemente impegnata a seguirne il nuovo corso, ripensando e riadattando i propri imballaggi industriali alle diverse esigenze.

L’esperienza acquisita negli ultimi 20 anni e la formazione del Titolare, la cui famiglia ha operato nel settore fin dal lontano 1922, ha portato a costose decisioni al fine di garantire una costante evoluzione di qualità e servizio, adeguandosi alle frenetiche nuove esigenze di mercato.

Fra i vari processi produttivi legati all’imballaggio, vengono proposte le più importanti garanzie:

  • Assicurazione prodotti
  • Assicurazione del credito
  • Certificazione Fitok
  • Assicurazione per nostri dipendenti che lavorano in cantieri esterni
  • Possibilità di lavorare su specifiche commesse fornite dal cliente
  • Possibilità di verifiche tecniche presso laboratori qualificati
  • Produzione di energia elettrica per autoconsumo fotovoltaico

 

Fornitori e partner che quotidianamente collaborano con I.I.F. Packaging operano con gli stessi standard produttivi e attualmente tutti gli imballaggi industriali speciali (Casse-gabbie-selle x coils-bancali su misura per frigoriferi, cucine compressori ecc.) vengono prodotti nello stabilimento di Buttrio, vicino a Udine. IIF attribuisce al proprio territorio, il Friuli, grande importanza e considerazione ma non trascura un altro aspetto fondamentale per la crescita: l'esportazione del know how nei mercati esteri emergenti.

Il programma di internazionalizzazione di IIF prevede la costituzione di nuove società partecipate dalla I.I.F. PACKAGING SRL. Attualmente il progetto prevede una collaborazione con società dell’est europa allo scopo di produrre imballaggi semplici, poco costosi e con elevati numeri; una nuova sede in Mozambico (attraverso Imbogroup) che ha una richiesta interna elevata visto il suo mercato in forte espansione. Inoltre si sono create importanti sinergie con altre aziende italiane che hanno interesse ad aprirsi ai nuovi mercati dell’Africa Subsahariana. Continuano e si stanno concretizzando ricerche di mercato, ricerche di fornitori e ricerche di informazioni di natura fiscale/finanziaria per poter operare in questi paesi.

A tale proposito I.I.F. Packaging è socia di Imbogroup per cui gestisce il settore imballaggi in Mozambico grazie ad una produzione in loco e fornisce, inoltre, consulenze ad altre attività e realtà italiane che vorrebbero affacciarsi sul mercato in forte espansione di questo paese.

Maggiori dettagli sul progetto Imbogroup

 

La IIF Packaging di Buttrio, in provincia di Udine in Friuli, è stata fondata nel 1993 dall’attuale titolare, il Sig. Michele Malaman, discendente da una famiglia attiva nel settore fin dal 1922.

L'azienda famigliare è stata una delle prime presenti sul territorio del Friuli a produrre imballaggi industriali in legno, tra i primi clienti acquisiti i più famosi birrifici dell’area del Friuli. Attualmente la IIF Packaging produce e commercializza bancali su misura, casse parietali e pieghevoli, gabbie, pallet a 2/4 vie sia standard che su misura, basamenti-slitte, semilavorati, selle, ecc..

Tutti i nostri prodotti

 

L'azienda friulana di imballaggi industriali è in continuo sviluppo ed attualmente si sta ampliando collaborando con paesi esteri come Mozambico, Slovenia e Sud Africa dando una notevole importanza all'internazionalizzazione. L'obiettivo principale è quello di esportare il proprio know how nei mercati emergenti (principalmente zone africane sub-sahariane) come il Mozambico. IIF Packaging è socia di Imbogroup, per cui gestisce il settore imballaggi con una produzione in loco (presso Maputo), e mette a disposizione una consolidata esperienza alle realtà commerciali interessate allo sviluppo verso il Mozambico.

Maggiori dettagli sul progetto Imbogroup

 

IIF Packgaging si è inoltre impegnata attivamente nel rispetto dell'ambiente:

  • installando un impianto fotovoltaico che riduce le emissioni annuali di CO2 di circa 67 tonnellate
  • utilizzando esclusivamente legno di produzione europea per la realizzazione dei propri imballaggi industriali (in conformità al regolamento n.995/2010) per contrastare il commercio di legname tagliato abusivamente.
  • ristrutturando la raccolta differenziata in modo da riciclare il 95% degli scarti di lavorazione e dei materiali da imballaggio ricevuti
  • integrando un nuovo impianto di aspirazione per un'ulteriore abbattimento delle emissioni in atmosfera

 

Scopri l'evoluzione negli anni di I.I.F. Packaging

Le piccole imprese italiane guardano all’estero. E alcuni mercati in via di sviluppo possono offrire grandi opportunità a settori come quello degli imballaggi in legno.
Michele Malaman illustra il suo progetto di internazionalizzazione in Mozambico.

Eugenia Campo di Costa

 

Nuove opportunità per le piccole e medie imprese italiane possono arrivare dai paesi stranieri. In un momento storico in cui la crisi non sembra allentare la morsa, aumentano tasse, costi e insolvenze, e il mercato europeo riserva prospettive sempre più incerte, l’intraprendenza delle nostre aziende può aprire nuovi scenari nei paesi in via di sviluppo. La pensa così Michele Malaman della I.I.F. Packaging, realtà di Buttrio specializzata nella produzione di imballaggi in legno, in particolare pallets, con un’offerta che spazia da casse, gabbie a bancali di ogni dimensione e struttura, destinate a spedizioni via terra, via mare e via aerea. «Attraverso la collaborazione con la Camera di Commercio di Udine abbiamo intrapreso un percorso di internazionalizzazione con il fine di aprire una nuove sede in Mozambico» afferma Malaman. L’obiettivo non è solo quello di aprire nuove possibilità commerciali e di sviluppo aziendale, ma anche quello di esportare, in un territorio in cui c’è ancora tanto da fare, il know how acquisito in decenni di esperienza – la I.I.F. Packaging è stata fondata nel 1993 dall’attuale titolare discendente da una famiglia attiva nel settore fin dal 1922 – al fine di contribuire attivamente alla crescita di nuovi, futuri mercati.

 

A che punto è il vostro progetto di internazionalizzazione in Mozambico?

«Il know how di un lavoro come il nostro è abbastanza semplice e credo possa funzionare proprio laddove ci sono dei mercati in crescita. Due anni fa, tramite la Camera di Commercio di Udine, abbiamo avuto l’occasione di visitare il Sud Africa dove abbiamo avuto incontri importanti con realtà locali e ci siamo resi conto che, oltre i confini nazionali, ci possono essere grandi opportunità di lavoro. Il passo successivo è stato quello di visitare il Mozambico. Se il Sud Africa è paragonabile, come grado di sviluppo, ai paesi europei, il Mozambico è invece un paese in fortissima crescita, dove nel nostro settore tutto è ancora da introdurre: i produttori di imballaggi ufficialmente riconosciuti sono solo un paio, e la richiesta di imballi, dal momento che molte multinazionali stanno aprendo sedi in quel territorio, è molto interessante. Nel mese di giugno abbiamo in previsione di intraprendere una ricerca di mercato più approfondita e avviare contratti di collaborazione con alcune realtà locali. Se le cose vanno come pensiamo, per agosto potremmo cominciare a lavorare in Mozambico».

 

Quale valore aggiunto può portare, a suo parere, l’apertura di una sede della I.I.F. Packaging in Mozambico?

«Al di là di un discorso commerciale, credo che i piccoli imprenditori italiani abbiano tanto da dare e da insegnare. Il know how ma anche l’elasticità mentale, il saper trovare soluzioni, ottimizzare tempi e costi, trattare con le persone sono gli aspetti più importanti che in questo momento le nostre aziende possono esportare. Se con il costo del lavoro che c’è in Italia, probabilmente il più alto del mondo, le piccole imprese riescono ancora a produrre, vuol dire che hanno veramente una marcia in più. Il mio desiderio è quello di crescere, di creare qualcosa anche laddove oggi non c’è mercato, ma dove magari ci sarà tra vent’anni, e noi potremmo essere tra quelli che avranno contribuito a crearlo. In quest’ottica siamo molto appoggiati dagli enti e dalle istituzioni, in primis la Camera di Commercio».

 

In che misura la crisi economica ha influito sulla vostra realtà e con quale bilancio avete chiuso l’ultimo esercizio?

«Nell’ultimo anno abbiamo intrapreso una fase di ripresa, chiudendo il 2011 con un + 13,5 per cento della produzione. Anche in questo momento stiamo crescendo e prevedo di chiudere l’anno con un + 3-4 per cento. Certo, rispetto a qualche anno fa, quando viaggiavamo su crescite del 20-25 per cento annuali, abbiamo vissuto un momento di arresto ma ho fiducia nel futuro e nelle nostre capacità. Il problema, per le piccole imprese, è che i prezzi del prodotto sono definiti dal mercato e ci si deve adattare con margini bassissimi. D’altra parte però, lavorando con grandi aziende, si corrono meno rischi e si può contare su pagamenti costanti anche se con scadenze molto lunghe che incidono molto in termini di interessi bancari».

 

In che misura l’aumento del costo della benzina influisce sul vostro lavoro?

«Sui prodotti abbiamo un margine di guadagno indicativo del 5-6 per cento lordo. L’incidenza del trasporto in alcuni casi può arrivare al 20 per cento e si parla di percorsi di 200 km, per cui l’incidenza è altissima, aggravata dagli aumenti che ci sono stati. Di qui si evince come il nostro sia un mercato zonale, e anche per i grossi clienti, riforniamo solo quegli stabilimenti situati a distanze ragionevoli, in modo che il costo del trasporto non vada a incidere esageratamente».

 

Quali sono le caratteristiche peculiari della vostra produzione?

«Realizziamo pallet, casse, gabbie, imballaggi in genere, su misura e su richiesta del cliente. Abbiamo un archivio di circa 600 disegni, per offrire prodotti mai standard ma sempre su specifiche esigenze. Il legno utilizzato per la realizzazione degli imballi viene scelto in modo da assicurare la qualità del prodotto garantendo un ottimo rapporto qualità prezzo, preferendo, ove possibile, come fornitori le aziende che producono nel rispetto dell’ambiente».

 

I vostri imballi sono anche certificati Fitok.

«Fitok è un consorzio per gli imballi destinati all’export, sui quali viene effettuato un trattamento specifico che mira a disinfestare la materia prima di esportarla al di fuori della comunità europea. Il materiale, dopo il trattamento, viene marchiato e certificato. Solo con questo trattamento si ha l’autorizzazione del consorzio a far viaggiare l’imballaggio oltre i confini europei. Questa certificazione è oggi obbligatoria, per chi lavora per l’esportazione. Il consorzio è nato per una questione di sicurezza, infatti a causa di materiale contaminato da parassiti del legno europei sono state infestate intere foreste negli altri continenti; negli Stati Uniti, per esempio, alcuni anni fa sono stati abbattuti molti milioni di metri cubi di alberi contaminati».

 

L’attenzione all’ambiente è importante per la vostra realtà, lo si evince anche da alcuni investimenti fatti in questo senso.

«Gli investimenti principali, in questa fase in cui è difficile fare programmi a lungo termine, sono destinati all’azienda, al miglioramento qualitativo della nostra realtà, alla sicurezza e all’ottimizzazione dei costi. Ci siamo dotati quindi di un impianto fotovoltaico, abbiamo fatto interventi legati alla sicurezza in azienda e il prossimo passo sarà la realizzazione di una caldaia a legna, che ci permetterà, lavorando la nostra legna di scarto, di produrre il calore necessario all’esecuzione dei trattamenti termici».

 

Cosa facciamo

Produciamo e commercializziamo per spedizioni in tutto il mondo:

  • bancali 2 e 4 vie
  • bancali speciali
  • casse
  • gabbie
  • selle
  • semilavorati (tavole e travetti)

I nostri prodotti possono essere conformi alle normative "UNI" e "ISPM 15 FAO", su richiesta del cliente.

L'azienda è conforme al CTU Code per quanto concerne le spedizioni.

Certificazioni

Certificazione Fitok [1]
Certificazione Fitok [2]